martedì 17 gennaio 2012



Francesco Aita nacque ad Udine nel dicembre 1795 da Giovanni Paolo Aita e da Teresa Zaina; dopo la separazione dei genitori, venne allevato dal nonno paterno a Buja e seguito dallo zio Domenico Aita, direttore del Demanio, che gli permise una buona istruzione ed un rapido inserimento nell'amministrazione pubblica. La madre si risposò nel 1810 con il conte Antonio Percoto e si ritirò con la nuova famiglia a S.Lorenzo di Soleschiano, lasciando che il primogenito venisse educato ed allevato dagli Aita. Francesco entrò molto presto a far parte della burocrazia diretta dal Governo austriaco e come tale iniziò a frequentare gli ambienti della vecchia aristocrazia veneziana e delle famiglie arricchite grazie alla gestione di numerose proprietà fondiarie. In questo ambiente conobbe Angela Tommasini di Crespano, discendente da una ricca famiglia di commercianti e produttori di pannilana. Dopo poco tempo i due si sposarono (1826) ed iniziarono a dividersi fra Crespano, paese natale di Angela, Udine, dove Francesco era tornato a ricoprire il pubblico impiego, e Venezia dove entrambi gestivano le loro numerose proprietà.
Dopo soli sei anni di matrimonio Francesco rimase vedovo e dovette limitare il proprio raggio di influenza alla Pedemontana; di lì a qualche anno conobbe la veneziana Giuseppina Cetti, vedova di Annibale De Martini, ottima amministratrice di una cospicua eredità. Alla fine Giuseppina e Francesco si sposarono (1844).
Il secondo matrimonio portò ad Aita nuove entrate e possedimenti da gestire; purtroppo anche questo secondo matrimonio si concluse con la morte della moglie (1859). Colpito da questa inaspettata e dolorosa perdita Aita morì nell'aprile del successivo anno, 1860, lasciando in testamento tutti i propri beni per la costruzione di una casa di ricovero per poveri e bisognosi, che sarebbe diventata la base per l'edificazione dell'ospedale civile.

Dal secondo matrimonio della madre, Teresa Zaina, con il conte Antonio Percoto, erano nati 8 figli, fra i quali ricordiamo:
Caterina Percoto (1812-1887) divenne una nota scrittrice in lingua friulana ed un'apprezzata scrittrice di racconti e romanzi brevi. Nel 1871 divenne ispettrice degli educandati veneti.
Nicolò Percoto (1818-1894) sacerdote, parroco a Bigolino, Guia e Pontelongo. Alla morte del fratellastro accettò l'incarico concessogli via testamento, ed andò a dirigere la cappella dell'ospedale di Crespano.




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